Informatica applicata al giornalismo

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giovedì 17 giugno 2010

Argentina, Higuain spazza la Corea del Sud


Argentina batte Corea del sud 4 a 1, con un risultato che spazza via le critiche, se mai ce ne fossero state, per la squadra di Maradona. Con fantaisti, uomini d'area e un gran gruppo l'Albiceleste faceva fatica a segnare. In una giornata ne fa addirittura quattro, con la prima tripletta mondiale che porta la firma di Higuain, a conferma del momento di forma dell'attaccante del Real, a testimonianza che l'Argenina non è solo Messi. Il gol che sblocca la gara arriva al 19' con un autogol di Park Chu, che devia con il tacco una palla calciata da Messi. Dopo poco partita in cassaforte con il primo dei gol di Higuain, che riceve da Burdisso e mette alle spalle del portiere. Demichelis regala alla Corea la palla dl 2 a 1, con una distrazione che fa tremare l'Argentina. La scossa dura poco? Tempo di entrare in campo e Higuain fa fare bella figura al portiere coreano, ma la difes di Maradona scricchiola. Ki Hun non arriva per poco su una palla vagante nell'area sudamericana, la Corea si fa avanti. Al 32' lo show personale di Messi saccia i dubbi;prima colpisce il portiere, poi un palo, sul qualesi fa trovare pronto Higuain che mette al sicuro il punteggio. Un assist per Aguero che mette al centro dove si fa trovare pronto Higuain per la terza rete, pone fine ad un match in cui l'Argentina raggiunge il punteggio pieno nel girone.

Nigeria sprecona, la Grecia ne approfitta


In vantaggio con un gol di Uche su punizione, la Nigeria si fa rimontare da una Grecia non al top della forma, che conquista una vittoria importate, che la fa respirare. Ora si può puntare alla qualificazione. Fino all'espulsione di Kaita, che rifila un calcio a Torosidis vicino all'arbitro, va detto, la Grecia non aveva fatto nulla ed era al giogo della Nigeria. Le migliori azioni sono della squadra africana che al 16' passa con un calci da fermo che nessuno tocca. Forse si trattava di un cross, ma Uche finisce sul taccuino dei marcatori. Sembra una gara da controllare, ma l'espulsione la condiziona. Dal 33'l'assedio greco dispiega le forze nell'area della Nigeria, trovando il gol con Salpingidis, su deviazione di Horuna. Enyama non può nulla. Si va negli spogliatoi. La Grecia sa che deve rischiare, con un uomo in più può trovare il vantaggio. Il portiere della Nigeria aiuta i greci, mostrandosi non all'altezza, al 26', quando il tiro di Tziolis non viene trattenuto dal numero uno avversario. Sulla respinta si avventa Torosidis che regala alla Grecia punti d'oro. In dieci la Nigeria aveva provato a spaventare Tsorvas, ma Obasi si mangia un gol fatto. La Grecia spera.

Uruguay a valanga sul Sudafrica


I padroni di casa escono sconfitti da un Uruguay in forma, trascinati da un Forlan al top della condizione, autore di una doppietta, dispensatore di assist, bel gioco. Tabarez si gode una vittoria meritata, frutto di cinismo, sapienza tattica, cuore. Il Sudafrica non appare in forma, rimane in dieci per l'espulsione del portiere Khune, per aver provocato un rigore su Suarez, non spaventa la difesa Celeste. Dopo una fae di studio delle due squadre, i sudamericani appaiono spigliati, mostrando subito un Forlan in grande spolvero. Il suo tiro al limite viene sporcato da una deviazione di Mokoena, appena visibile, la palla si insacca alle spalle del portiere, il risultato campia. Al 26' Uruguay in vantaggio. L'intervallo viene invovcato dal Sudafrica, che appare più sveglia. Qualche tiro da lontano non impensierisce i sudamericani che dopo poco si trovano in doppio vantaggio. Suarez che con la palla ci sa fare, approfitta di un rimpallo e solo davanti al portiere, viene atterrato. Per l'arbitro espulsione e rigore. Forlan realizza. In chiusura c'è il tempo per vedere Pereira gioire, fissando il risultato. Uruguay quasi qualificato, Sudafrica in bilico.

La Spagna inciampa


Il commento di Piquè alla fine di Spagna Svizzera la dice chiara sullo stato d'animo dei vincitori di Euro '08. "Adesso smetteranno di dire che noi siamo i favoriti" - con riferimento alle voci che vogliono Xavi e compagni campioni in anticipo. La Svizzera limita la Spagna al possesso palla che non produce tiri pericolosi nello specchio da parte degli iberici, se non quache attacco confuso, senza colpire mai. L'occasione più nitida è di Piquè, che rimasto in attacco per un angolo, riceve da Iniesta convalescente una palla da spingere in porta. Il suo mestiere è difendere, lui non ha la freddezza di un attaccante. La Svizzera punge in contropiede. Il capolavoro tattico di Hitzfeld viene premiato all'8. Puyol prova a chiudere con la testa su lancio per Derdyok, ma buca, Casilias ci riesce, ma mentre va a terra l'attaccante tocca per Hernandez, che fa fuori Piquè e segna un gol storico per il suo paese. Derdyok colpisce un palo dopo aver saltato i difensori della Spagna come birilli, cercando di mettere al sicuro il risultato. Xabi Alonso fa tremare la traversa, Torres sbaglia mira, Villa non incide. La Spagna non ci crede, ma al fischio dell'arbitro festeggia la Svizzera.

Il Cile spazza l'Honduras



Il gol con il quale il Cile batte l'Honduras aggiudicandosi la gara di esordio del girone H, non è la fotografia chiara di una partita in cui i sudamericani dominano dal 1' 90'. Le occasioni da gol del Cile si susseguono, l'Honduras non è pervenuto, limita i danni, si prepara a difendersi, sa di essere tecnicamente inferiore alla squadra di Bielsa. Regge il confronto in fase difensiva, non mette in difficoltà gli avversari. Il Cile appare spigliato, va in attacco, costruisce macina gico. Il gol arriva al 34' della ripresa, nonostante gli attacchi condotti dalle parti di Valladares. Beausejour dopo un'azione carambola, tocca in rimpallo spedendo il pallone alle spalle del portire, dopo un tocco del difensore avversario. Nella ripresa la musica la suon il Cile. Un attacco porta Ponce sott pora, ma il gol manca. Annullato un gol all'attaccante per fallo di mano. Il Cile ritrova la vittoria, in attesa della Spagna.

mercoledì 16 giugno 2010

Intranet

L'Intranet è una rete o un raggruppamento di reti locali LAN (solitamente ad accesso ristretto), utilizzata da una organizzazione, ente, impresa per facilitare la comunicazione e l'accesso all'informazione al proprio interno. A volte il termine è riferito solo alla rete di servizi più visibile (il sistema di siti che formano uno spazio web interno), mentre in altre accezioni può essere inteso come il sistema di informazioni e servizi di utilità generale accessibili dalla rete interna.
E' in quest'ultima accezione che il sistema Intranet rivela il proprio enorme potenziale, disponibile per chi operi all'interno di un contesto aziendale. Sono tuttavia poche le realtà che utilizzano l'Intranet in modo corretto ovvero con la giusta mentalità aperta-diretta-dinamica-interattiva, mentre la maggior parte la sfrutta solamente alla stregua di una mera 'agenda di lavoro' (come rubrica dei numeri interni, bacheca dove segnalare eventi, archivio di documenti, e poco altro). Per questo motivo la sua gestione viene affidata di norma a tecnici informatici, senza l'appoggio di una redazione di professionisti adibita allo sviluppo dei contenuti da inserirvi e alla creazione di nuovi codici di comportamento e linguaggio costruiti 'ad hoc'.
Il valore attuale della comunicazione attraverso Intranet è dunque pressoché nullo. Le sue funzionalità sono del tutto simili a quelle di Internet (che era essa stessa partita come 'sistema interno' ai tempi di Arpanet) e partecipano della stessa 'logica di investimento' (principalmente come vetrina di immagini), ma si rivelano essere più brutte e di minore qualità per la mancanza della 'diretta e quindi del lavoro di codificazione che vi sta dietro, limitando il sistema a semplici informazioni e comunicazioni di servizio ad elevata staticità.
Tale situazione di 'vuoto', riguardante tanto le idee quanto le applicazioni pratiche necessita pertanto di nuove figure professionali che si occupino di innovare e incentivare questo ambito comunicazionale, allo scopo di migliorare i flussi del lavoro d'impresa e migliorare il controllo-gestione-fruizione dell'informazione al suo interno, per spingerla verso il massimo delle sue possibilità. Occorre far capire alle aziende che "non esiste una buona comunicazione esterna senza una buona comunicazione interna"; che quest'ultima può portare loro un vantaggio economico, oltre che pratico-funzionale; che è quindi necessario implementare e sviluppare 'centri di comando' e 'motori di ricerca interni' (ancor più importanti che in Internet, data la specificità delle ricerche) adatti allo scopo.
Gli spazi per un possibile futuro professionale in questo ambito sono dunque (per ora) aperti, ma è importante essere consapevoli che, nella comunicazione in generale, possibilità ce ne saranno sempre. I nostri codici di linguaggio, infatti, cambiano con l'evolversi della tecnologia (es: lettera-fax-mail-social network, dal 'one to one' al 'one to many'), strumento di lavoro a tutto tondo e in continuo mutamento dettato dalla sua dinamicità. E' però necessario possedere una mentalità aperta, che "guardi avanti" e non rimanga fossilizzata sul presente di una sopravvivenza da conquistare e mantenere (le grandi imprese necessitano di coraggio)

Buffon gela l'italia


Il mal di schiena si fa insistente, Buffon rischia di lasciare il Sudafrica. La Nazionale rischia seriamente di perdere il suo numero uno, a cmunicarlo è il dottor Castellacci:"Ha un problema sciatico sulla parte sinistra, non sono ipotizzabili i tempi di recupero." Intanto è pronto Marchetti del Cagliari. Di sicuro salta le partite contro Nuova Zelanda e Slovacchia, in forte dubbio il suo ritorno agli ottavi. Intanto per eventuale ritorno in Italia, ci sarebbe pronto Sirigu. In termini di regolamento non sarebbe giusto, ma La Figc è pronta a rivolgersi alla Fifa, con un escamotage. Nei casi di forza maggiore è possibile rivolgersi al Comitato organizzatore. Deve trattarsi di una situazione particolare. Essendo un giiocatore particolare, il portiere, infortunatosi in un tempo, potrebbe essere la commissione medica della Fifa a decidere che Buffon non possa giocare.

Maicon colpisce la Corea del Nord, Elano la stende


Il debutto del Brasile non è a cinque stelle, come quelle che porta sulla maglia, simbolo di altrettante vittorie, ma è comunque efficace, frutta tre punti e fa sorridere Dunga, che almeno per un pò non sarà il pasto dei giornalisti connazionali. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Maicon con un gran esterno destro che beffa il portiere, posizione discutibile la sua, al 10' della ripresa, dopo 45' minuti di noia, di tocchi lenti, di difficoltà per i favoriti di entrare in area di rigore dei Nordcoreani. Tra i più vivaci Robinho, che lotta, dribbla e cerca anche il guizzo vincente, con servizi a un Fabuloso spento. Kaka non incide ma la volontà lo premia, verrà sostituito. Dopo la mina di Maicon, il Brasile ritrova la velocità a causa degli spazi lasciati dagli asiatici nel tentativo di pareggiare i conti. Disciplinata tatticamente la Nordcorea rischia poco nel primo tempo, ma su una distrazione difensiva arriva la perla di Elano che chiude il match in anticipo. L'assist di Robinho è splendido, altrettanto il tocco del 2 a 0. Al 28' minuto il Braile si rilassa come comprensibile, ma sembra avere in pugno la gara. Nilmar subentrato a Kaka, infiamma il pubblico con un tiro forte ma centrale. La gara volge al termine ma c'è tempo per un' altra rete, che premia i coreani per una bunoa gara tattica. Non potevano fare di più, ma già il fatto che hanno rallentato il Brasile impedendo la goleada, rende felici una popolazione. In pieno recupero il gol che accorcia le distanze di Ji Yun Nam fa esplodere il tifo coreano, non solo per l pregevolezza. Al fishio si fa festa a metà campo e ci si complimenta con gli asiatici. Il Brasile è in vetta al gruppo.

martedì 15 giugno 2010

Ronaldo non brilla, il Portogallo pareggia


Il palo che trema allo stadio di Port Elizabet è quello colpito da Cristiano Ronaldo ad inizio partita. Dopo questa occasione isolata in cui, da poco più di 36 metri, il portoghese saggia il pallone, provando di persona se è colpa dei portieri, lotte a centrocampo, intensità, poco spettacolo, a testimoniare che il debutto è la gara più ostica. Il Portogallo tradisce le attese, la Costa d'Avorio controlla e a tratti sembra essere più intraprendente dei lusitani. Al tiro dalla distanza, cercando di impensierire la difesa avversaria, limitando le sortite offensive della squadra di Queiroz, in cui non brilla la stella di Deco al centro del campo. La prima frazione termina in parità. Nella ripresa Gervinho di testa e di piede prova a spaventare Eduardo, ma la mira non è delle migliori, il Portogallo respira. Nel mondiale delle africane, debutta Drogba, dimostrando di aver smaltito la frattura del braccio, dando una speranza agli elefanti. Dall'altra parte Simao e Tiago subentrati nella ripresa non sfruttano la loro freschezza, la gara senza sussulti si chiude, le speranze di qualificazione no.

La Nuova Zelanda beffa la Slovacchia


Le squadre del girone F sono ad un punto. L'Italia tira un sospiro di sollievo guardando la gara tra Nuova Zelanda e Slovacchia che decdono di non farsi male e non vanno oltre il pareggio. In una parita che offre bel gioco a sprazzi, poche le occasioni da gol, con una Slovacchia che cerc di fare la partita e i neozelandesi pronti a ripartire. Il gol che sblocca la gara arriva al 5' della ripresa. Qualche minuto prima l'arbitro aveva annullato un atro gol, quello di Skrtel, per un fallo in area. Questa volta l'esultanza è vera, la Slovacchia è in vantaggio con Vittek. Su azione d'angolo, l'attaccante svetta in alto e, con un colpo di testa a fil di palo, insacca. Reid nega gli nega il 2 a 0 dopo qualche minuto, con un bell'intervento. La partita vive di giocate, tiri dal limite, contrarsti, ma al 3' minuto di recupero Reid, che aveva impedito il gol, ristabilisce la parità con un bel colpo di testa.

Italia-Paraguay 1-1 conferenza stampa Lippi 14-06-2010.


La conferenza stampa di Marcello Lippi dopo la partita.

L'Italia riprende il Paraguay grazie a De Rossi


Che il nostro girone non era scontato era cosa risaputa. L'Italia si fa sorprendee al primo tentativo dei paraguayani, con De Rossi e Cannavaro che sbagliano la marcatura concedendo uno spazio invitante a Alcaraz al 38' che non si fa pregare e di testa spedisce alle spalle di Buffon. La reazione si fa attendere un pò, ma arriva. Chiudiamo il primo tempo con un gol preso quasi per sbaglio, sulla prima disattenzione. Buon gioco dell'Italia prima del gol, ma pochi tiri in porta. Da registrare un tiro di Montolivo, buona la sua prova, unico a macinare gioco, lotta, corre, tira. Accanto a lui De Rossi sembra invalicabile, muscoli, cuore, lanci. Non molla nulla, apparte l marcatura sul gol che nasce da una punizione dubbia. Il primo tempo ci porta via Buffon, dolore alla schiena per lui, al suo posto Marchetti, ma l'Italia non molla. Su un angolo di Pepe, fra i migliori, Villar esce ma non trova la palla, cosa che fa De Rossi, lesto ad aprire il piede, a siglare il pareggio, a prendersi l'abbraccio del gruppo. Lippi cambia, ma il risultato no. Fuori Marchisio e Gilardino, dentro Camoranesi e Di Natle che permettono alla nazionale di passare da un 4-3-3, ad un 4-4-2 organizzato. Gli attacchi non producono ciò che meritava la squadra, ma del Paragay non c'è traccia. Da registrare un tiro di Montolivo che spaventa Villar, ma che viene disinnescato da un tuffo del portiere che si fa perdonare. Ora c'è da sudare.

lunedì 14 giugno 2010

Giappone di misura, Camerun distratto


Il Giappone ha la meglio su un Camerun che ancora non ha iniziato il suo torneo. Il gol di Honda al 38' è quello di che chiude il discorso. Eto'o si sforza, non brilla, ma aiuta la squadra, servendo una palla ottima per Webo che sciupa. Honda approfitta della difesa del Camerun che non fa nessun movimento per evitare il gol e insacca con un tiro facile. Il Camerun non ci prova, Eto'o è solo, lotta si batte ma finisce per confondersi con la massa. Regala palloni ma non è degno di questa squadra. L'unica occasione arriva a pochi minuti dalla fine, quando Mbiacoglie la traversa su cross di Eto'o, l'unico che non si arrende.

L'Olanda fa la sua parte


L'olanda fa la sua parte, aiutata anche da una Danimarca arrendevole e senza risorse per cercare di impensierire gli Orange. Il 2 a = di Joannesburg non la dice tutta sulla partita, perchè c'è da ringraziare Elia se il risultato è questo. Ben lanciato da Snejder, il giovane attaccante dell'Amburgo sciupa davanti a Sorensen, dopo che Snejder aveva scosso la traversa danese con un tiro dal limite. La partita appare brutta perchè l'Olanda non ha spazi. Poulsen e Jorgensen vincono il duello a centrocampo, riducendo le azioni degli avversari che nel primo tmpo rischiano di passarein svantaggio. Bentdner scuote Stekelemburg, ma non lo preoccupa, così come Rommmedal. kuyt dall'altra parte manca il bersaglio, pur provandoci dalla distanza, memore degli episodi che hanno avuto protagonista il pallone discusso dai portieri. Sorensen è bravo,non si lascia sorprendere, il primo tempo si chiude sul pareggio, con poche emozioni. La ripresa vede gli Orange passare con un gol che sa di furto. Al 1' Simon Poulsen rinvia male su cross innocuo di Van Persie, la palla va sulla schiena di Agger che senza volerlo la spedisce in porta. La Danimarca vuole reagire, ma crea degli spazi invitanti per Snejder che detta gioco, lanciando Elia, il cui tiro viene parato dal portiere, Kuyt è pronto e ribadisce in rete

Amichevole

La giuria composta da 18 votanti ha deiso che per tutti Barbara - Barby è Amichevole!
Il verdetto non era affatto scontato, la diretta interessata ha temuto che il giudizo dei suoi amici fosse negativo. Come biasimarla d'altronde. I suoi modi di porsi con gli altri, anzi, certi altri, non sono dei migliori, 4 la hanno giudicata acida. Buona come il pane non è, il sondaggio parla chiaro. Uno il voto a questa voce. Molti la vedono egocentrica, come dare torto ai votanti...Pochi gentile, permalosa appena il 6%. Nessuno generosa, ma amichevole si fa sentire con il 38%. Hanno deciso così, i posteri hanno sentenziato, che si prenda atto di ciò.

La Germania passeggia sull'Australia


Niente sorprese nella gara di chiusura del gruppo D, con la Germania che demolisce già nel primo tempo le speranze dell'Australia. Il risultato bugiardo, perchè poteva essere più ampio, è senza appelli. 4 a 0 secco e tutti a casa a rimirare lo strapotere fisico - tecnico della nazionale tedesca che regala bel gioco, rapidità, tocchi di classe, azioni da gol. Apparte qualche sbandamento inizale, la difesa tedesca supera la tensione del debutto, ma la scossa è di quelle che fa tremare. Dopo una manciata di secondi dal fischio dell'arbitro, Garcia ha sui piede la palla per infilare Noeur, ma su una mischia salva Lham, capitano che disputa una buona partita in fase di supporto a Muller. Dopo la scossa di assestamento, la difesa tedesca trova compattezza, non rischia e si concede volate offensive, vedi Friederich. L'Australia non è l'avversario più adatto per saggiare le qualita dei panzer, ma va riconosciuto il merito dei tedeschi che passano con una bella azione conclusa da Podolsky con un tiro di sinistro che si insacca alle spalle del portiere Swharzer all'8'. Al 26' il raddoppio di Klose, che prima si era divorato un'occasione chiara, a tu per tu con il portiere bravo a neutralizzare il suo tiro, arriva di testa su cross di Lham. L'espulsione di Chaill nella ripresa facilita il lavoro dei ragazzi di Loew, che chiudono il primo tempo con un vantaggio rassicurante. Muller e Cacau trovano la gloria nella ripresa, arrotondando il punteggio.

domenica 13 giugno 2010

Vighi, per loro hai vinto tu

Vince il sondaggio, ma non il Fantamondiale, Andrea Vighi. Il preferito dal pubblico, vince con quattro voti, davanti all'ottimo Ranauro, che lo segue con uno in meno, a testimonianza che non è solo il bello del gruppo, ma gode di una buona considerazione tra i suoi. A seguire gli altri, Tuta che seppur arbitro in questa contesa, raccimola le sue preferenze, ma non bastano per battere il vincitore. Vighi ringrazia e da appuntamento alla finale.

Il Ghana vince di rigore


Con un rigore realizzato da Ghyan Asamoah, il Ghana al 38' dell ripresa passa in vantaggio,dopo aver rischiato il tracollo qualche minuto prima con Krasic che sbaglai un rigore in movimento e Ivanovic che accarezza la traversa con un colpo di testa. Fino a quel momento la partita non decolla, a causa di un Ghana che si copre bene, impedendo le ripartenze della Serbia dotata di buone individuaità. Tiri da fuori di Stankovic che infastidiscono Kingson, ma non lo preoccupano più di tanto. Il primo tempo termina in parità. Il Ghana è diverso, va vicino al gol con Ayew che di testa conclude di poco a lato, Asamoah che scheggia il palo. La Serbia non è rientrata in campo. Il suo atteggiamento lascia dei seri dubbi ad Antic, che si ritrova in dieci per una epulsione di Lukovic a una manciata di minuti dal fischio finale. Kuzmanovic regla un calcio di rigore a 6' dal termine, costringendo la Serbia a vincere contro la Germania.

Caouchi regala la vetta alla Slovenia


Si parla di regali in questo mondiale, la Slovenia ne riceve più di uno. Il primo porta la firma dell'attaccante del Siena Ghezzal, che al 12' della ripresa viene espulso per somma di ammonizioni, lasciando la sua Algeria in inferiorità, l'altro al 36', quando Caouchi decide di far esultare Koren, con la Slovenia che si stava preparando al pari in una partita equilibrata, priva di emozioni. Il suo tiro non è irresistibile ma, forse colpa del pallone, termina la sua corsa in gol. La Slovenia si ritrova in tìtesta alla classifica del gruppo C e ringrazia.

Green regala la luna agli Usa


L'Inghilterra tradisce le attese e pareggia contro i modesti Stati Uniti. Gli allievi fanno a tratti bel gioco, mettendo in difficoltà i maestri di Fabio Capello che, prima della partita si era mostrato sicuro delle sue forze, anticipando addirittura una finale per i leoni. Non perchè non possa arrivarci, ma deve ridimensionare le mire e trovare stabilità ad una squadra dal potenziale molto buono. Partono forte i favoriti con uno scambio tra Hesky e il capitano Gerrard che di esterno destro, nell'area di rigore, anticipa Howard, ex Manchester, portando la Nazionale della regina in vantaggio. Possibilità di chiudere offerta su un contropiede guidato Jhonson, buona la sua prova, chiuso frettolosamente da Rooney, che tradisce l attese. Il gioiello appare un pò fiacco, a parte il movimento sul gol e qualche tiro da lontano, nulla di che. King esce nella ripresa, forse un nuovo infortunio, dopo aver assitito alla papera del suo portiere. Green da gloria a Dempsey che, con un tiro innocuo non pensava di impensierire più di tanto il portiere, figurarsi se pensava all'esultanza. Gol pesante, dopo del quale la partita si fa bella, dove entrambe le squadre si sbilanciano, cercando di trovare il vantaggio. L'Inghilterra sciupa dei bei contropiede, gli Usa non sono precisi sottoporta, copliscono un legno con Altidore che si beve Carragher. Il risultato appare giusto, ma l'Inghilterra deve sistemarsi.

sabato 12 giugno 2010

Argentina, buona la prima


Il torneo dell' Abiceleste comincia con un risultato positivo e una prova incoraggiante, con buon gioco a sprazzi, gol sciupati e anche rischio di essere acciufati dalla Nigeria a poco dalla fine. Maradona se la cava grazie ad Heinze che dopo 6' con un'incornata caparbia mette il pallone sotto l'incrocio, regalando i primi punti alla sua Nazionale. Maradona lo ringrazia, ma ad essere ringraziato deve essere l'estremo difensore della Nigeria, Enyema, che con cinque, sei parate, tiene a galla i suoi che, dopo aver sofferto gli attacchi di Messi e compagni, rischiano di segnare con Uche che spreca malamente nel finale. Aspettando i vari Tevez, Higuain, Maradona si gusta Messi che, anche se murato con voli pindarici dal portiere, regala spunti di classe e tiri micidiali, offrendo qualche palla ai compagni. Higuain spreca da pochi passi, Veron fa gioco, Mascherano fa legna, comanda il centrocampo e detta il ritmo di gioco che appare anche blando, per l'emozione del debutto, per la Nigeria, che combina poco, ma quando attacca, mette in difficoltà l'Argentina. Martins prova a spaventare Romero che respinge a fatica, Demichelis aiuta ma Samuel gioca per lui. Risultato stretto ma che va bene. Tre punti e pole nel girone B, condiviso con la Corea.

La Corea del Sud doma la Grecia


A Porth Elizabet finisce 2 a 0 la sfida che apre il girone B, tra Corea del Sud e Grecia. La squadra di Reagghel non può opporsi ai coreani, meglio messi in campo, più freschi, brillanti sotto porta. In vantaggio al 8' del primo tempo con Lee Joong Soo, che timbra di testa su ottima parabola di Park, gli asiatici amministrano senza patemi la gara. Solo un ottimo Tzorvas salva la Grecia dal risultato che poteva essere più rotondo. Almeno due le parate decisive dell'estremo difensore greco, che non può nulla al 52' su Park che chiude la partita dopo aver burato palla sulla tre-quarti. La Corea lamenta un rigore su Lee - Chung che sembrava esserci su fallo di Vyntra al quarto d'ora della prima frazione.

Gattuso vuole lasciare da protagonista, intanto usa Skype...


"Indossare questa maglia è la cosa più bella che potesse capitare ad un calciatore, ma a quasi 33 anni è giusto lasciare spazio ai giovani. Con questo mondiale chiudo con la Nazionale, portando nel cuore l'azzurro con un sogno. Spero di allenarla in un Mondiale." Gattuso lascia la Nazionale dall'alto della sua esperienza, dicendo di essere "rammaricato per la stagione appena trascorsa, dove ho vissuto certe cose che non mi va di rivivere. La mia esperienza al Milan di questa stagione è stata travagliata, con infortuni, prestazioni non impeccabili. Mi devo sentire motivato altrimenti divento uno qualunque. Non so se continuerò il mio rapporto con il Milan, ho due anni di conrtratto, non è la sede giusta per parlare di questo." Si parla di Nazionale. "Come Cannavaro, Gattuso esalta il gruppo, la forza del collettivo. "Se abbiamo vinto in Germania lo dobbiamo alla forza del gruppo, si pensa con una sola testa." Di Pirlo dice che "non è mai stato preoccupato per l'infortunio come ora, ha voglia di giocare, di dare un contributo, di lottare." Il pensiero va anche alla famiglia rimasta lontano. "In un certo senso è meglio se loro non ci sono. Quando mi muovo sono controllato. Avere una preoccupazione in meno mi fa stare meglio. C'è Skype, ci sentiamo."

L'Uruguay blocca la Francia


Pareggio insipido per i Blues di Domenech, a testimonianza del periodo poco brillante della Francia e della difficoltà del girone che appare equilibrato. Il pareggio senza reti si consuma nell'arco di una partita lenta, priva di spunti e con poche occasioni da gol, dove l'Uruguay di Tabarez, ex conoscenza del nostro calcio, controlla i confusi attacchi della Francia. Spenti Gourcuff e Ribery, i transalpini non mostrano qualità, andando solo una volta vicino al gol con Gouvou ad inizio gara. Il primo tempo noioso si conclude con qualche cross per Anelka mal supportato dai compagni di reparto. Poca la spinta sulle fasce, buon centrocampo. Ma è poco per spaventare una Celeste organizzata, arroccata dietro, pronta a ripartire con folate offensive targate Forlan. Sua la migliore occasione per l'Uruguay che arriva nella ripresa. Il suo tiro a volo da posizione centale finisce di poco a lato, Lloris può tirare un sospiro di sollievo. Nel finale il forcing della Francia produce poco, i blues non approfittano della superiorità numerica dopo l'espulsione di Lodeiro per somma di ammonizioni. Finisce in parità con le squadre del gruppo A ad un punto.

venerdì 11 giugno 2010

Sudafrica, ok il debutto, Messico salvato


Di fronte a migliaia di trombette, il Sudafrica impatta in un Messico ben organizzato. Il risultato di 1 a 1 sta stretto ai padroni di casa, che al 88' colpiscono un palo clamoroso con Mphela, dopo essere passati in vantaggio con un sinistro fulminante di Tshabalala, al 10' della ripresa. Il pareggio arriva grazie ad un errore di posizione della difesa sudafricana che permette a Marquez di rimediare e conquistare il primo punto della manifestazione. Parte bene il Messico che mette alle corde per buona parte del primo tempo il Sudafrica, con almeno cinque nitide occasioni da gol, due di Giovani, ex Barça, altre targate Franco, murato da Khune che tiene a galla i suoi con grandi parate. I Bafana si svegliano tardi, ma rischiano di chiudere il primo tempo in vantaggio, con Mphela che non impatta il pallone volante in area di rigore. Le vuvuzelas suonano ad inizio secondo tempo quando il numero 8 di casa fulmina Perez con un tiro che termina all'incrocio dei pali. Inaspettatamente i padroni di casa in vantaggio, con un esultanza travolgente, il balletto davanti ai tifosi. Ora è il Sudafrica a cercare di chiudere la partita, con Modise che sbaglia ad un palmo dalla porta. Marquez rimedia e trova il pareggio. Un risultato che tiene vive le speranze di qualificazione.

Diego la chiave per Dzeko


La Juventus di Marotta - Agnelli è scatenata sul mercato. Dopo aver ingaggiato Pepe dall'Udinese per 12 milioni, si mira a Krasic del Cska, che tramite i suoi agenti fa sapere di volere solo la Juve. La società però non è interessata ad aste folli, ma la situazione si risolverà a breve. Intanto caldo il fronte attacco. Pazzini il primo obbiettivo, ma Dzeko sembra interessare di più la società. Per il bosniaco però il Wolfsburg ha sapere che oltre ad un conguaglio, è gradita una cotropartita. Diego rientra nell'affare, perchè apparentemente scaricato dall'allenatore, ma non si sa se è disposto ad accettare un trasferimento in Germania. La dirigenz valuterà bene. Ma da arriva la smentita del procuratore del bosniaco: "Voci prive di fondamento, non c'è stato nessun contatto con la Juve." Risposta di depistaggio!

Il migliore attacco è la difesa


"Non abbiamo una stella nella squadra, come ad Esempio Messi, Ronaldo, Rooney, non siamo i favoriti, non potremo giocare come Brasile, Spagna, Argentina, ma loro non potranno mai difendersi come noi." Manca poco al debutto, la conferenza stampa è affidata a Fabio Cannavaro, capitano della nazionale Campione del Mondo, che ammette di non essere tra le favorite, ma ammette anche la forza del gruppo. "Il fuoriclasse - dice Cannavaro - non è solo chi da fa una giocata, ma colui che da forza alla propria azione, chi crea gruppo. Vedo gente come di Natale, Iaquinta, Gilardino,che stanno affermando il loro valore in questo gruppo da tempo. Pepe sta facendo bene, l'impotante è sentire questa maglia addosso. Se lo spirito di Germania ritorna, faremo delle buone cose."
Il capitano chiude con un elogio a Mandela, "figura importante, non solo per questo paese ma per il mondo."

Shakira - Waka Waka Official Video World Cup South Africa 2010


L'attesa è finita, ora si gioca, ora si vince... Un mese e poco più per sapere chi siamo, per che cosa combattiamo, per sapere quanto valiamo! La competizione calcistica più affascinante è giunta per la prima volta in Africa. Il debutto della squadra
sudafricana è previsto per le 16 contro il Messico. Grande attesa per la cerimonia inaugurale, dove Mandela non ci sarà. Adesso andiamo in Sudafrica, adesso andiamo a lottare.
Buon divertimento!

mercoledì 9 giugno 2010

D'agostino primo rinforzo per la Fiorentina


Nel giorno della presentazine di D'Agostino a Firenze c'è entusiasmo, quello che Prandelli con il suo addio sembrava aver portato con sè a Coverciano. "Da quando il mister ha detto che puntava su uno con i piedi buoni, il nostro pensiero è andato su di lui. In comproprietò con l'Udinese con un contratto triennale con opzione sul quarto." Savio rientra nell'operazione. Il centrocampista si è prestato alle fotografie di rito dicendo di essere molto contento di essere approdato in una squadra come la Fiorentina. "Mi piace il progetto, il mister, la società, con Montolivo possiamo fare bene, sono contento di giocare al suo fianco" - rispondendo ai complimenti da Joannesburg del suo neocompagno di squadra, togliendo dubbi su un possibile dualuismo. Ora punta all'azzurro.

Toni parla rosso-blu


In un'intervista rilasciata a Pianetagenoa1893, Luca Toni, in passato vicino al Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo prossimo trasferimento al Genoa. "Al momento preferisco rilasciare poche dichiarazioni in attesa che il mio trasferimento al Genoa diventi ufficiale. Devo aspettare che Bayern e Genoa trovino un accordo. Posso solo dire che, se l'affare si concretizzerà, verrò al Genoa con grandissima voglia di far bene, la stessa che ho visto negli occhi del presidente Preziosi. Sono convinto che nella prossima stagione potremo toglierci grandi soddisfazioni ma, ripeto, non vorrei andare oltre considerando che al momento non ho firmato

L'Italia arriva in Sudafrica


Ore 8:53, il Boeing dell'Alitalia attera al Tambo Airport di Joannesburg con dentro la Nazionale Campione del mondo con 10 minuti di anticipo. Volo tranquillo per Lippi e la sua squadra, che all'arrivo sono stati scorati da u servizio di polizia efficiente e pochi tifosi, accompagnati dal calore del popolo sudafricano. Pochi canti, trasferimento al ritiro di Centurion al Leriba Lodge. Accolti da telecamere, televisioni di Brasile, Spagna, l'Italia si appresta nel pomeriggio ad effettuare il primo allenamento in terra straniera, in cui starà fino a giugno inoltrato.
"L'Italia è Campione ma i favorti sono altri. Abbiamo fiducia nel gruppo, del resto nemmeno quando abbiamo vinto eraamo favoriti." Il commento di Abete è semplice, fiducioso. Esordio 14 giugno, Paraguay, 20 contro la Nuova Zelanda, 24 la Slovacchia.

martedì 8 giugno 2010

Ufficiale, Adriano è della Roma


"Abbiamo fatto quello che dovvamo fare, Adriano è della Roma. Siamo contenti di averlo con noi, è un giocatore fantastico. Sa cosa deve fare, allenarsi e lavorare. Ci darà soddisfazioni. Un campione di alto valore." Le dichiarazione del legale della squadra capitolina Conte sono quelle di chi è contento di ciò che ha fatto. Il giocatore ha lasciato Villa Paceli firmando un triennale da cinque milioni a stagione, dichiarando di aver raggiunto il suo obbiettivo.

Scambio di stelle?


Dalla Spagna spunta una trattativa che se confermata coinvolgerebbe due stelle di primo piano. Il Manchester City di Roberto Mancini avrebbe proposto al Barcellona uno scambio Robinho-Ibrahimovic secondo il quotidiano sportivo catalano Sport. Il brasiliano è stato prestato fino al 4 agosto al Santos e ha già escluso di tornare nella squadra inglese. Uno scambio con Zlatan Ibrahimovic consentirebbe al City di risolvere i problemi con Robinho e di prendere al suo posto un giocatore che Mancini stima molto dopo averlo guidato. Dal Barça arrivano le smentite. Ibra non sarà inserito in uno scambio, "Sarà molto utile alla causa Barcellona."

Preziosi, T(U)oni...


"Con Toni - ammette il patron del Genoa, Enrico Preziosi - abbiamo raggiunto un accordo di massima, bisogna ancora discutere dettagli, comunque importanti, ma abbiamo l'intenzione comune di chiudere". Siamo quasi alla firma. "Giovedì i miei uomini, in occasione di una riunione, parleranno anche con la Roma, ma non di Julio Baptista. L'arrivo di Toni esclude, anche per questioni tattiche, l'ingaggio del brasiliano. Non chiudo la porta ad altre trattative coi giallorossi, ma uno scambio Doni-Amelia lo vedrei difficile. Nella Roma è ovvio che mi piaccia De Rossi, ma mi piace anche Brighi per esempio. Dobbiamo definire la comproprietà di Bonucci, altro giocatore molto appetito. Possiamo parlare con chiunque e perciò possiamo lavorare anche con degli scambi, anche perchè di soldi ne girano pochi".

Roma abbraccia l'Imperatore


L' "Imperatore" è sbarcato a Roma. Adriano Leite Ribeiro, l'attaccante brasiliano, che guiderà l'attacco della Roma nella prossima stagione, è arrivato nella tarda serata a Fiumicino. Dopo quello oggi a Milano da San Paolo del Brasile e dopo aver trascorso parte della giornata nella sua villa sul lago di como, c'è stato così, questa sera all'aeroporto Leonardo da Vinci, ma assolutamente in sordina, lo sbarco più atteso, alle 22, con un volo Alitalia da Linate. Il fuoriclasse brasiliano, ex nerazzurro ed ex Flamengo, t-shirt nera, jeans, una borsa marrone a tracolla, accompagnato da tre persone, è stato prelevato direttamente sotto bordo dell'aereo, dove ha ricevuto il benvenuto da parte del team manager della Roma, Antonio Tempestilli, e poi fatto uscire attraverso un varco riservato. Sotto bordo, ha trovato anche l'accoglienza di alcuni operatori aeroportuali, che hanno scattato foto ricordo. Ad attendere allo scalo romano l' "Imperatore", non c'erano comunque tifosi giallorossi, forse perchè nessuno ha pensato ad un arrivo anticipato a stasera a Roma, quando tutti invece lo attendevano a Roma nella giornata di domani, per le rituali visite mediche e gli ultimi dettagli contrattuali . "Sono entusiasta di questa avventura, voglio cominciare ad allenarmi, giocare con Totti è un onore."

Capello vince facile


Nella sua ultima amichevole prima del Torneo ufficiale, la Nazionale della Regina ha liquidato i campioni dei Platinum Stars, squadra della massima serie Sudafricana, con gol di Joe Cole, Defor, Rooney, che è partito dalla panchina ma sulla cui titolarotà non ci sono dubbi, fornendo una prestazione ottima. I Platinum hanno sbagliato un rigore in avvio provocato da una disattenzione di Glen Jhonson, ma dopo di che la gara è stata controllata. Ottimi segnali arrivati dal centrocampo con la coppia centrale formata da Gerrard - Lampard, con le ali Cole, Wrigth Philips a far decollare i leoni inglesi. In attacco poco hanno combinato i sostituti di Rooney, ma comunque prova di forza e carattere per la squadra di Capello.

Il brasile stravince contro la Tanzania


Il Brasile saluta le amichevoli premondiali con una roboante vittoria sulla Tanzania, con un riultato che da indicazioni precise sulle condizioni di forma della squadra pentacampione. Il c.t. Dunga ,come quasi sempre fa, ha schierato la formazione titolare con Juan e Lucio al centro della difesa, Maicon a destra, Bastos a sinistra, Gilberto Silva e Felipe Melo davanti alla difesa, Elano, Kakà e Robinho alle spalle del Fabuloso unica punta. Gomes a difendere la porta, riposo precauzionale per il titolare. Ritmi bassi e possesso palla verdeoro. In gol Robinho, che si ripete durante la gara, Kaka di petto su cross di Alves piazzatosi davnti a Maicon, costruendo una coppia micidiale sia in difesa che in attacco. C'è gloria per Ramires che arrotonda il risultato prima di testa e poi con un destro su cui non ha poche colpe il portiere africano. Aziz della Tanzania rende meno pesante il punteggio con il gol di testa su cui la difes del Brasile non si mostra attenta. Tra primo tempo e ripresa via alla girandola delle sostituzioni con un pò di respiro per i titolari in vista del debutto contro la Corea del Nord.

domenica 6 giugno 2010

Il Milan svecchia la rosa


Il Milan starebbe pensando di svecchiare la rosa ascoltando i suggerimenti del suo allenatore, non ufficiale, ma quasi rossonero salvo colpi di scena, Massimiliano Allegri. Su consiglio del toscano, la società milanese mira al Totthenam e a Gareth Bale, esterno degli Spurs che si è fatto notare soprattutto in questa stagione, contribuente decisivo per il raggiungimento del quarto posto. C'è da affrettarsi perchè il 22enne è ricecato da top club, Barcellona e Chelsea in primis. Il laterale avrebbe fatto sapere di non gradire la scelta Milan, ma la trattativa potrebbe sbloccarsi se Huntelaar che piace agli inglesi gradirebbe il trasferimento in premier. Se dovesse non andare in porto questo affare, Galliani ha in mente un'alternativa, Van der Wiel dell'Ajax, in nazionale con l'Olanda a soli 22 anni. Ma anche su questo fronte cìè da battere la concorrenza delle europee.

Marotta vuole Krasic ma...


Nel totomercato bianconero prende quota la convinzione che il prossimo colpo per la nuova squadra di Del Neri corrisponderà al nome di Milos Krasic. Anzi, il colpo in questione sarebbe già concluso. Arrivano conferme dagli addetti ai lavori, mentre i protagonisti della trattativa fanno attenzione a non sbilanciarsi. Ma a volte i silenzi valgono più delle dichiarazioni di facciata. E allora si capisce l’imbarazzo di Marko Naletilic, l’agente croato del centrocampista serbo, che non può confermare ma neppure smentire la notizia dell’imminente trasferimento del giocatore dal Cska Mosca alla Juventus.
In effetti Marotta ha la possibilità di chiudere ogni discorso, ma ha bisogno di valutare ancora per qualche giorno la situazione del mercato bianconero. Logico anche che questa pausa di riflessione favorisca gli eventuali inserimenti di altri club. E allora è comprensibile che il Naletilic ne possa approfittare per verificare soluzioni alternative.
Del Neri lo vorrebbe adesso per facilitarne l'inserimento in squadra ma c'è da vincere la concorrenza delle grandi che hanno puntato l'esterno fantasioso da tempo. Inoltre ci sono delle questioni relative all'ingaggio.

Lippi sta con il gruppo


Lippi può sorridere, non per il risultato sia chiaro, ma per la condizione, lo spirito di gruppo, la corsa e alcuni giocatori recuperati. Ma a chi gli chiede se questa è una squadra di riserve, lui ghigna, difende i professionisti, non ci sta.
"Ma questi mica sono africani, è l’Italia, e sono grandi giocatori. Non ci sono due italie, ma una sola squadra. Il risultato di stasera è legato ai tre giorni di lavoro in più e siamo stati più brillanti. Volevo che tutti avessero nelle gambe una partita quasi intera. A Bruxelles abbiamo pagato il 'picco' di fatica del dododicesimo giorno in altura: e non è una barzelletta, ma lo sostengono degli scienziati. Ora le cose cominciano a migliorare".
Elogia la squadra, difende il gruppo, ribadisce il concetto che giocatori come Gattuso sono essenziali per la squadra. La situazione in cui ci ha messo Pirlo non sembra preoccupare il c. t. più di tanto, dice di aver a disposizione moduli e giocatori adatti ad ogni ruolo, non lo spaventa il Sudafrica.
"La squadra è cresciuta col passare dei minuti, nonostante il gol subito. Ha cominciato a sistemarsi meglio, a pressare più alto, con un secondo tempo giocato nella metà campo avversaria. La prestazione è incoraggiante. Facciamo due giorni di vacanze e poi in Sudafrica diventeremo più brillanti. Ho avuto riscontri positivi un po’ da tutti. Cominciando da Chiellini, che non pensavo reggesse già l’intera gara. E poi Zambrotta, l’unico a fare due partite in altrettanti giorni. Li ho avuti anche da Maggio, dai centrocampisti tutti, da Pazzini e Quagliarella. Non so se avete notato che nel secondo tempo con il suo movimento verso il centro Fabio ha costetto Ziegler a seguirlo in mezzo, liberando la fascia per Maggio una decina di volte. Queste sono buone opportunità. Lavoro positivo che poi valuteremo in Sudafrica".

Quagliarella riprende la Svizzera


L'italia va in svantaggio ma poi si riprende con Quagliarella che insacca al 14', con Montolivo che da mostra di alcuni pezzi del suo repertorio, sua l'azione che porta al gol e molte verticalizzazioni, con un Gattuso formato Germania 2006, inesauribile, molto efficace in pressing, in copertura, imposta e incita i compagni. Come nel 1982, come nel 2006, l'Italia pareggia con gli elvetici in una gara che non ha nulla di prestigioso, che precede la partenza per il Sudafrica. Il debutto di Capetown contro il Paraguay è fissato per il 14 ma l'Italia non sembra in forma mondiale almeno nel primo quarto d'ora, quando Inler al 10' buca Marchetti, che su un sinistro del centrocampista friulano non si fa trovare pronto, Maggio soffre Hernandez e Bocchetti è timido. Ma da qui l'orgoglio della Nazionale campione esce e si riacciuffa il pareggio dopo quattro minuti. I nvenzione di Montolivo che imbecca Quagliarella che, dopo un primo tentativo murato dall'ex Milan Senderos, fa centro di testa con l'aiuto del palo. Ci sarebbe un'occasione per Pazzini su un buon cross di Maggio che sembra essersi ripreso dopo lo sbandamento iniziale, ma l'attaccante doriano non trova l'impatto con il pallone. Nella ripresa l'Italia non rischia gran che, ma nemmeno crea occasioni clamorose dalle parti di Benaglio. Montolivo inventa, Maggio corre, chiude, crossa, Gattuso leader, attacco poco servito. Finisce in pareggio che, visto i precedenti, è positivo.

sabato 5 giugno 2010

Pepe è il primo colpo della nuova Juve


La Juve comincia a prendere corpo.
In attesa che venga ufficializzato il primo ingaggio della gestione Andrea Agnelli-Beppe Marotta, c’è Vincenzo Iaquinta che spalanca le porte a Simone Pepe, esterno destro dell’Udinese ormai bloccato dalla Juve: "Se dovesse arrivare accoglieremo Simone a braccia aperte. Ha fatto bene all’Udinese e sono convinto che farà bene anche alla Juve. Sono contento per lui. È un tipo di esterno che va benissimo con il gioco di Delneri".
Altro colpo che stanno tentando i bianconeri è quello del centrocampista della Sampdoria, Angelo Palombo. Il capitano blucerchiato è legato a società e città, è pronto a restare, ma chiede chiarezza. "Io sto bene a Genova, ho un contratto fino al 2013 e sarebbe elattrizzante giocare la Champions League con la Sampdoria, dopo essermela meritata sul campo, alla fine di un campionato straordinario. Ma Garrone deve fare chiarezza e dire se siamo cedibili oppure no. Non ho bisogno di parole, contano i fatti. E a proposito di fatti io non ho bisogno di chiacchiere. Il mio attaccamento l’ho dimostrato. Certo, se poi mi dicessero che è una questione di soldi per la società e allora il discorso cambia".

Ferdinand, Drogba, ansia mondiale


Rio Ferdinand non potrà giocare il Mondiale.
Fabio Capello a causa di un infortunio al ginocchio sinistro in allenamento dovrà fare a meno di Rio Ferdinand, nuovo capitano dopo il sexy-scandalo che ha coinvolto John Terry. Nel corso della stagione Ferdinand aveva avuto frequenti problemi alla schiena, che lo hanno costretto a saltare diverse partite con il Manchester United. Capello al posto di Ferdinand ha chiamato il difensore del Tottenham Michael Dawson. Ma non è esattamente la stessa cosa.
Prospettive migliori per la Costa d'Avorio.
Il centravanti di Sven Goran Eriksson si è infortunato al braccio destro nell'amichevole disputata contro il Giappone a Sion. "Sarebbe un problema enorme - commenta Sven Goran Eriksson - perderlo, si tratta del nostro capitano e di uno dei migliori attaccanti del mondo". Tuttavia il giocatore vuole provarle tutte per recuperare: avrebbe infatti deciso di farsi operare per cercare di ridurre i tempi di recupero ed essere a disposizione di Sven Goran Eriksson in una decina di giorni. In ogni caso Drogba non potrà giocare col gesso, ma con una fasciatura stretta per regolamento.

In cerca di riscatto


Occasione per l'Italia di Lippi che sarà chiamata stasera, alle 20.45 a Ginevra, a riscattare l'opaca prova di giovedì contro il Messico a Bruxelles. Le assenze impongono al tecnico di Viareggio di schierare una formazione zeppa di panchinari . Occasione per Montolivo & co, che dovranno essere bravi a farsi trovare pronti e mettere in difficolta il mister. Si cerca di strappare una maglia da titolare per il debutto di Capetown fissato per il 14.
Titolari - Marchetti, Maggio, Bocchetti, Chiellini, Zambrotta, Gattuso, Palombo, Montolivo, Pazzini, Pepe, Quagliarella.

Pirlo lascia il ritiro, preoccupazione Italia


Tegola per Lippi e infermeria che si sta riempendo, quando al debutto manca poco più di una settimana. Dopo Camoranesi -su cui si conta molto in questo gruppo- dice il c.t., anche Pirlo è vittima di un infortunio che preoccupa di più rispetto a Camoranesi. Dice il responsabile dello staff medico Castellacci: "Pirlo si è accorto dopo la partita di giovedì sera a Bruxelles di avere dei dolori al polpaccio sinistro. Stamane abbiamo effettuato gli esami ecografici che hanno confermato la prima diagnosi: distrazione di secondo grado al gemello laterale del polpaccio sinistro. L’intenzione è quella di portarlo in Sudafrica per cercare di recuperarlo. Non per la prima partita, ma entro il 13 giugno per regolamento possiamo ancora cambiare giocatori". Ci vorranno una quindicina di giorni per rivedere in campo il 21 azzurro che comunque partirà per il Sudafrica, come l'ala juventina. In attesa di notizie, Cossu si renda reperibile.

venerdì 4 giugno 2010

La comunicazione politica

Mira al consenso. Ricerca un determinato risultato attraverso la soddisfazione del ricevente.
E' un tipo di comunicazione molto difficile e che necessita di intermediari.
Il comunicatore politico deve saper parlare, scrivere, essere informato e deve saper convincere.
Obama è sicuramente il principale comunicatore che balza alla nostra mente.
Non è, tuttavia, l'ideatore di tale filone. Prima di lui Bush, Clinton, Bush Senior, fino ad arrivare a Kennedy nel 1962; questi uomini/politici hanno fatto della comunicazione un'arma vincente nel campo della politica.
A livello europeo, il più abile comunicatore fu Charles de Gaulle, che usò soprattutto la tv come principale mezzo di comunicazione.
Leaders contemporanei non hanno inventato nulla: si può, infatti, parlare di comunicazione politica già a partire dal mondo greco.
Per usare la comunicazione in ambito politico si deve essere assolutamente organizzati, informati e si deve abbattere l'avversario. Per demorirlo è fondamentale e indispensabile l'informazione. Le nuove tecnologie che giocano un ruolo fondamentale in questo campo.
http://www.huffingtonpost.com Si tratta del blog fondato nel 2005 da Arianna Huffington, una giornalista greca naturalizzata statunitense.
Tra i personaggi di spicco che hanno collaborato al sito troviamo Barack Obama, Hillary Clinton, Michael Moore, ecc.
Il sito oggi è molto seguito e si basa su una serie di contributi originali. Nella sezione "bloggers", infatti, possiamo trovare le foto dei vari commentatori, pagati per ogni intervento postato. Si tratta di personaggi molto noti e apprezzati dall'opinione pubblica americana.
A partire dal 2008 sono state avviate delle versioni locali del sito: HuffPost Chicago, HuffPost New York, Los Angeles.
Il sito ha raggiunto un livello di popolarità eccezionale: il Los Angeles Times ha calcolato che il sito attrae nove milioni di visitatori al mese, facendo segnare un forte incremento sia per quando riguarda le entrate, sia il numero dei collaboratori.
Il blog ha ricevuto i Webby Award 2006 e 2008 come miglior blog di politica, ed è stato classificato come blog più potente nel mondo dall'Observer nel 2008, e nominato secondo nella classifica dei 25 migliori blog del 2009 dal Time Magazine.
La fondatrice, Arianna Huffington, è stata giudicata una delle donne più influenti nel mondo dei media.
In Europa:
FranciaIl presidente francese Sarkozy ha incentrato la comunicazione politica sul culto della porpria persona.
Germania
La comunicazione politica non si buò basare unicamente sul web perché persiste un profondo digital divide: l'ex Germania comunista, infatti, è ancora molto arretrata e un tipo di comunicazione "digitale" non verrebbe minimamente percepita e, quindi, non porterebbe al consenso sperato.
Italia
La comunicazione politica del centro-destra è vincente rispetto a quella dell'opposizione. Perché? Perchè ha un mandato identificario. E' stratificata. E' rassicurante e positiva. Utilizza parole chiave in cui l'italiano medio si rispecchia (Italia, libertà, Regioni, Federalismo). Il messaggio è chiaro e l'elettore è costantemente bombardato dallo slogan. Il centro-destra di identifica in un leader, cosa che alla sinistra manca completamente. Tale lacuna, ovviamente, influisce sul consenso e, quindi, sulle sclete politiche degli elettori.

La comunicazione istituzionale

Essa riguarda l'identità di una realtà: oltre a non essere vincolata alla diffusione di valori, rappresenta tutto ciò che identifica l'immagine di un'azienda, non legandosi strettamente al risultato economico, ma assumendo valore sociale, di rispetto della trasparenza, oppure aumentando la qualità percepita di quella realtà. Può essere sia pubblica che privata e mira a un ritorno di consenso, piuttosto che di denaro (obiettivo invece della comunicazione di prodotto). Spesso però questi due tipi di comunicazione sono erroneamente associati, poiché manca una reale percezione della diversità dei due ambiti (dovuta a cattiva professionalità, mancanza di regole, opportunismo, confusione del sistema della comunicazione).
In questo campo sarebbero d'obbligo trasparenza e chiarezza e su questo punto il Web risulta vincente grazie all'arma della 'tracciabilità'. Carta, radio e tv, invece, seguono lo stesso percorso, ma sono rallentate dal fattore tempo, mentre su Internet i feedbacks sono immediati. Altre forme di comunicazione istituzionale riguardano la pubblicità, i comunicati stampa (che presuppongono una mediazione, mentre nella Rete non c'è mediazione e l'informazione è diretta).
Fare i comunicatori significa quindi operare per una committenza, pubblica o privata, con l'obiettivo di raggiungere un risultato positivo per quella realtà grazie al proprio lavoro.
La comunicazione privata istituzionale si avvicina infatti molto alla comunicazione di prodotto, ma a differenza di quella cerca sempre di mantere alti i valori del 'brand'. Il brand è il marchio, il messaggio politico, lo slogan, il prodotto di successo. Il brand isituzionale può essere una singola persona o una realtà multipla (comuni, emmenthal svizzero, coca cola, ecc.): entrambi hanno una loro storia, si riconoscono immediatamente anche senza didascalia (grazie al solo logo, come per la 'mela di Apple'), sono comunicazione pura e vengono perciò detti "comunicattivi". Il valore da trasmettere è il valore da vendere che può essere economico, personale, di condivisione o di consenso.
Il web dà molto, ma chiede anche molto: chi fa comunicazione istituzionale deve essere disponibile a rendere pubblico in modo chiaro il messaggio che intende promuovere (in forma diretta, mediata o attraverso la rete). Il messaggio deve essere breve per agganciare l'utente, per questo si usano gli script, frasi precotte che puntano sull'efficacia sfruttando le profilature delle persone a cui si rivolgono. La comunicazione istituzionale attraverso il web è più allargata, ma sempre trasparente e immediatamente verificabile poiché essa è aperta, in quanto fornisce la possibilità di chiedere e ricevere subito una risposta che può essere automatica ( "grazie per averci contattato, miglioreremo il nostro servizio" ), intelligente o più specifica.
La comunicazione istituzionale pubblica, vicecersa, vuole mettere a disposizione della collettività una serie di informazioni, servizi e strumenti, senza che questo debba per forza generare un rapporto di "do ut des". Non ricerca un guadagno, ma offre un servizio. Sulla Rete essa deve possedere alcuni caratteri fondamentali: usabilità, accessibilità, interattività e trasparenza. L'usabilità è la facilità di accesso, la presenza di sezioni logiche e ben accessibili, la mappa del sito (che serve per capire la filosofia che ne sta alla base).
Gli alberi di navigazione dei siti stranieri sono più semplici di quelli italiani, che presentano strutture 'barocche' e contorte.
Alcuni esempi visti in classe:

- Camera dei Deputati: Tutto ciò che riguarda la parte istituzionale si traduce in attività quotidiana.Tutte le comunicazioni sono brevi e 'precotte', cioè redatte in forma giornalistica, in modo da agevolare il copia-incolla dei siti di informazione. Infine, sebbene sia tra i migliori siti istituzionali italiani, presenta una costruzione errata nella mappa.
- Governo spagnolo: Possiede un ottimo albero di navigazione. Presenta le notizie come fosse un giornale, senza fronzoli, una scelta coraggiosa visto che il sito non si serve dei media, ma è il governo a fornire tutte le informazioni, corredate da una buona multimedialità (video, audio, immagini scaricabili). Non c'è differenza tra un giornalista e un giornalista del sito del Governo spagnolo: se la notizia è valida, è sufficiente andare sul sito del governo, dotato anche della possibilità di recepire una serie di informazioni sull'utente (tracciabilità, percorsi, statistiche).
- Governo francese: Un sito immaginifico, molto 'visuale' e poco 'da leggere', bello ma difficile, dà emozioni. La sua particolarità è una forte interazione con il cittadino.
- Governo inglese: Coniuga magistralmente tecnologia e comunicazione, ovvero il nesso che si instaura tra il potere e il cittadino.

New tecnology vs informazione

La tecnologia è riuscita a 'contagiare' anche il sistema editoriale. Uno degli esempi più evidenti di come siano cambiati gli assetti dell'editoria classica è senza dubbio l'e-book, versione digitale di una qualsiasi pubblicazione, che cerca nel contempo di abbinare le caratteristiche migliori del classico libro cartaceo ai vantaggi offerti dalla sua natura digitale nelle possibilità di essere un ipertesto e quindi di inglobare elementi multimediali, e nella possibilità di utilizzare dizionari o vocabolari contestuali.

è giusto pagare l'informazione online?
A proposito dell'editoria libraria, e in generale di tutto ciò che è informazione sulla Rete, oggi non si parla più solo della questione tecnologica, ma anche della problematica dei pagamenti. Ciò che viene messo in discussione è la stessa definizione di gratuità della rete, uno dei principi cardine di Internet fin dalla sua liberalizzazione, garanzia di facilità d'accesso e fruibilità della comunicazione
L'incremento dell'alfabetizzazione informatica e la conseguente diffusione dei supporti digitali (smartphone, i-pad, tablet, ecc.) ha ribaltato l'equilibrio tra le forze in gioco nella gestione dell'informazione giornalistica e culturale. Le risorse economiche, dunque, si concentrano nelle mani di chi produce 'strumenti', a discapito di chi produce 'contenuti'.
Il decollo delle new tecnology ha causato l'indebolirsi del mondo dell'editoria che ha inoltre subito un'accelerazione decisiva con la crisi economica di questi ultimi anni. Sono crollati i ricavi pubblicitari e diffusionali e sono viceversa aumentati i debiti e i passivi nei bilanci. Gli editori hanno tentato di correre ai ripari aumentando i prezzi dei libri e dei giornali, ma la soluzione si è rivelata un insufficiente espediente, imponendo loro di buttarsi nel nuovo business dell'editoria online.
Ecco allora nascere l'idea del paywall e delle notizie a pagamento. Certo, l'opinione prevalente al momento è ancora orientata a favore della gratuità delle news.
"Se tutto è gratuito in rete, perché l'informazione non dovrebbe esserlo?", dicono i teorici del web e i guru dell'editoria, sostenendo che sia necessario, utile e giusto non far pagare i contenuti online. Tuttavia, è al contempo vero che, da un punto di vista economico, questa concezione appaia come una filosofia "concettualmente giusta" ma "evidentemente insostenibile".
"Da un lato l'informazione vuole essere costosa, perché ha molto valore: l'informazione giusta nel posto giusto ci cambia la vita. D'altro canto, l'informazione vuole essere gratuita, perché produrla sta diventando sempre più economico. Quindi queste due tendenze sono in rivalità". Questa frase di Steward Brand è probabilmente la più importante e fraintesa dell'economia di Internet. Il contenuto culturale non può essere gratuito. Possono esserlo i titoli, i flash, le breaking news, ma non il commento dell'esperto, né l'intervista, l'inchiesta, o l'approfondimento, ecc. L'idea che sta alla base del paywall consiste nel favorire il riconoscimento del mestiere dei giornalisti, delle loro capacità professionali e, dunque, dell'esclusività della riproduzione dei contenuti.
Strettamente legato al tema della gratuità è il problema del diritto d'autore.
Nei paesi UE ci sono stati dei tentativi di legiferare in materia, come ad esempio in Francia, dove il presidente Sarkozy si è fatto promotore di una legge che puniva chi scaricava illegalmente files, bocciata però dalla Corte Costituzionale. In Italia invece il sito della Camera dei deputati riporta nella sezione della rassegna stampa tutte le prime pagine dei principali quotidiani, proprio mentre gli stessi parlamentari proponevano un progetto di legge che voleva far registrare i blog come testate giornalistiche.
Cosa si può mettere in rete? cosa no? è giusta la filosofia del copyleft, basata sulla gratuità di tutti i documenti e dunque opposta al copyright? Una legislazione più precisa consentirebbe un maggiore controllo sullo stesso contenuto del web, sulla diffusione di contenuti discriminatori o criminali e sulle diffamazioni e violazioni del diritto alla privacy (variabile da paese a paese, anche se esiste un protocollo comune gestito dal garante europeo).

Germana di rigore


Più emozioni a Francoforte nell'amichevole tra la Germania e la Bosnia. Slavi in vantaggio nel primo tempo grazie a un colpo di petto di Dzeko, fortunato nella carambola innescata da un rinvio di Lahm. Podolski centra la traversa da lontano, Ozil e Khedira sfiorano più volte il pari, ma si va all'intervallo con la Bosnia avanti. Nella ripresa pareggia subito capitan Lahm, con una percussione culminata in un gran destro. Ozil centra un'altra traversa, ma la Bosnia comincia a scricchiolare. E cede nei venti minuti finali: Rosetti concede due giusti rigori per falli su Marin e Mueller, Schweinsteiger li realizza entrambi. Finisce 3-1 per la nazionale di Low, una squadra che sembra giùà in forma Mondiale.

Rivincita Spagna


La Spagna, tra le favorite del Mondiale del Sudafrica, fa fatica, ma porta a casa il successo in amichevole contro la Corea del Sud, a Innsbruck, in Austria. Decide a 5' dalla fine il destro violento di Navas, al primo centro per le Furie Rosse. Un gran gol, che toglie dagli impicci gli iberici, ancora vittoriosi di misura, come nel 3-2 sull'Arabia Saudita. Hanno rischiato anche di finire sotto a fine primo termpo (bravo Reina) dopo che Fabregas - al rientro dopo l'infortunio del 31 marzo in Champions - ha colpito la traversa con un destro a girare. Nella ripresa Del Bosque ha inserito parecchi titolari, tra cui Xavi e Villa (mentre Fernando Torres, in fase di recupero ancora non si è visto) e nel finale è arrivato il gol partita dell'esterno destro del Siviglia.
La curiosita' Era la rivincita dopo il quarto di finale del Mondiale 2002, in Corea e Giappone, quando i padroni di casa si imposero 5-3 ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. Piccola vendetta sportiva.

F.C. Josè da Setubal


Portieri
Neuer(GER)
Butt(GER)
Eduardo(POR)

Difensori
Samuel(ARG)
Marquez(MEX)
Pepe(POR)
Zambrotta(ITA)
Mokoena(SAF)
T.Silva(BRA)
Moras(GRE)
Nakazawa(NIP)

Centrocampisti
Kaka(BRA)
Lampard(ENG)
Meireles(POR)
Mascherano(ARG)
Poulsen(DAN)
Nakamura(NIP)
Leon(HON)
Karagounis(GRE)

Attaccanti
Robben(NED)
Robinho(BRA)
Anelcka(FRA)
Iaquinta(ITA)
Charisteas(GRE)
Cavani(URU)

Lippi non è preoccupato


E’ un Marcello Lippi tranquillo quello che ha commentato il risultato Italia – Messico 1-2, amichevole di preparazione ai Mondiali Sudafrica 2010.
A Bruxelles, gli azzurri campioni del Mondo in carica sono stati sconfitti dalla selezione sudamericana del commissario tecnico Javier Aguirre, nettamente più in forma.
Messico che si portava in vantaggio con Vela al 16′ del primo tempo, e raddoppiava nella ripresa con Medina al minuto 84.
In pieno recupero gol bandiera italiano firmato dal giovane Leonardo Bonucci, che però serviva solo per gli almanacchi.
“I miei giocatori li conosco, non sono certo quelli visti in campo questa sera. Abbiamo sentito molto i carichi di lavoro del ritiro al Sestriere”, ha commentato Lippi nel dopo partita.
“Giocavamo contro una squadra nettamente più avanti di noi nella preparazione. Fortunatamente non conta essere in condizione ora, ma conterà arrivarci più avanti”, ha chiuso il ct azzurro

giovedì 3 giugno 2010

L'Italia delude al debutto


Una brutta Italia 'stecca' il test pre-Mondiale con il Messico, che vince 2-1 l'amichevole giocata a Bruxelles. Senza gli juventini Chiellini e Camoranesi rimasti a riposo, il ct Marcello Lippi lancia il tridente Iaquinta-Gilardino-Di Natale mentre a centrocampo prova Marchisio in una posizione più avanzata rispetto a Pirlo e De Rossi. Dopo una traversa di Iaquinta in avvio, i messicani si dimostrano molto più in palla e passano meritatamente in vantaggio con Vela.
Nella ripresa spazio a Pepe, Maggio, Pazzini e Quagliarella, ma la musica non cambia e il Messico raddoppia con Medina su assist di Blanco. Allo scadere Bonucci accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio d'angolo. A undici giorni dal debutto a Sudafrica 2010, gli Azzurri sono ancora lontani dalla migliore condizione.

Italia-Messico 1-2
ITALIA (4-2-1-3): Buffon; Zambrotta (63' Maggio), Bonucci, Cannavaro (88' Bocchetti), Criscito; De Rossi (75' Quagliarella), Pirlo (82' Palombo); Marchisio; Iaquinta, Gilardino (63' Pazzini), Di Natale (46' Pepe). Ct Lippi.

Con Mihajlovic arriva D'Agostino


Arrivano i primi colpi di mercato e sono targati Fiorentina. Dopo aver annunciato la rescissione del contratto con Prandelli che diventerà ct dell'Italia dopo il Mondiale, la squadra di Della Valle ha confermato il nome del nuovo allenatore. Si tratta del serbo Sinisa Mihajlovic, quest'anno sulla panchina del Catania, che sarà presentato alla stampa venerdì a mezzogiorno presso lo stadio 'Artemio Franchi'.
Intanto, attraverso un comunicato ufficiale, l'Udinese "comunica di aver raggiunto l'accordo con la Fiorentina per la cessione del centrocampista Gaetano D'Agostino". Autore di una stagione a luci e ombre, il siciliano è in cerca di riscatto, come de resto la sua nuova squadra, che dichiara l'obbiettivo minimo di piazzarsi tra le prime quattro.

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Toni si racconta


Luca Toni, intervenuto in esclusiva ad una trasmissione radiofonica , cerca di fare chiarezza sul proprio futuro. "Vorrei trovare un progetto che mi affascina e una squadra che mi vuole fortemente: non conta la durata, ma il progetto. La mia priorità è restare in Italia. Ho molte offerte, anche più importanti, però vorrei restare qui - aggiunge l'attaccante, che ha da poco concluso la propria avventura alla Roma, dove era approdato in prestito dal Bayern Monaco -. Con la Roma ci siamo tolti belle soddisfazioni, con un sogno che per un pelo non si è avverato". Il gol all'Inter, poi col passare delle partite Toni ha perso il posto da titolare: "Il mister faceva fatica a far giocare insieme me e Totti, ci voleva un sistema di gioco un po' diverso, e magari la squadra non era abituata. Ranieri - spiega - faceva le proprie scelte, poi la società ha fatto altre scelte. Abbiamo giocato poco insieme con Francesco, però abbiamo fatto buone prestazioni. C'era anche Mirko che era in una condizione stratosferica e doveva essere in campo. E' andata cosi, pazienza. Con la società ho avuto un bel rapporto, però non riuscendo a segnare più, mi sono accorto che gli entusiasmi si erano un po' raffreddati. Il Genoa mi sta chiamando, ma prima di tutto devo parlare col Bayern: non ci saranno problemi, ma Preziosi sta facendo di tutto per avermi, mi sto sentendo desiderato. Nel giro di 15 giorni vorrei risolvere la questione".

Roma all'attacco partendo dalla difesa


'La famo forte'. Il virgolettato appartiene a Daniele Pradè, direttore sportivo della Roma, una confidenza tra amici che risale ai primi giorni di maggio. Per rendere il buon proposito una realtà, dovrà trattenere nella Capitale Nicholas Burdisso. Proprio l'argentino prelevato in fretta e furia 24 ore prima del match d'esordio del campionato scorso a Genova e sbattuto in campo senza aver mai effettuato un allenamento con i compagni. La classica 'toppa', almeno così sembrava. Perchè la Roma, l'indomani, prende tre gol, ma scopre un nuovo modo d'intendere le partite di calcio. Un leader. Proprio quello che è sempre mancato, un bandito. Un uomo che non ha paura di rimproverare i compagni, di guidarli e di allungare la gamba al momento giusto. Insomma un argentino all'interno di una colonia di brasiliani: soltanto in apparenza una nota stonata, perchè l'arrivo di Burdisso ha fatto comprendere ai dirigenti della società giallorossa cosa era mancato fino ad allora. Il coraggio. La tigna. Da oggi sarà tutto diverso. Anzi, no. Perchè Burdisso non è della Roma, ma dell'Inter. Per 'farla forte' tuttavia occorre la sua presenza. Il prestito scade il prossimo 30 giugno.

Marchisio tentazione Real


Mourinho non ha ancora perso le speranze di avere con sè De Rossi anche se il rifiuto della Roma a trattare capitano futuro impone al Real di sondare strade alternative.
L'altro giocatore per il quale lo Special One ha chiesto uno sforzo a Perez nel caso la trattativa De Rossi non vada in porto è lo juventino Marchisio. Proprio per questo rischio Delneri si è affrettato nei giorni scorsi a dichiarare che punta decisamente sul giovane bianconero al punto di aver pensato di affidargli la fascia di capitano per il dopo Del Piero. Vedremo se il fascino del Real avrà la meglio sulla fedeltà al bianconero dell'ex pulcino della Juventus

mercoledì 2 giugno 2010

Attenti ai truffatori

Sulla rete è estremamente difficile tutelare le informazioni, ci sono molte eccezioni e ambiti particolari, oltre al reale problema di controllare un mezzo di comunicazione così potente e sconfinato. La privacy è il concetto chiave: non si tratta più solo del diritto a essere lasciati soli, ma è il diritto di decidere liberamente della propria vita privata. Lo Stato è legittimato a intervenire solo al fine di proteggerci.
La problematica della privacy diventa difficile da gestire quando è in relazione alla rete: su internet chiunque può mettere online delle informazioni personali o notizie false. Diventa quindi importante controllare le informazioni, in modo da distinguere cosa è vero e cosa è falso; bisogna evitare la diffamazione. Serve un equilibrio tra l'identificazione delle persone che navigano nella rete e l'utilizzo del web come strumento moltiplicatore di notizie poco gradite o inopportune.
La legislazione riguardante la privacy cambia di paese in paese anche se la Convenzione europea dei diritti dell'uomo sancisce all'art. 8 che non ci deve essere alcuna ingerenza dell'autorità pubblica in questo diritto. Nella Costituzione Italiana gli art. 14, 15 e 21 trattano della libertà e segretezza della corrispondenza e della libertà di pensiero. Con il Decreto legislativo del 30 giugno 2003 viene abrigata la legge sulla privacy del 1996: la privacy non è più considerata un diritto a non invadere uno spazio privato, bensì un diritto in base al quale chiunque possa esprimere le proprie aspirazioni, ovvero "diritto a essere io" (Giuseppe Fortunato) o "autodeterminazione e sovranità su di sè" (Stefano Rodotà).
Il problema è la mancanza di una normativa sulla sicurezza sul web. La rete ci offre tutto ma è anche il luogo dove proliferano maggiormente i truffatori. Molto dannoso e pericoloso è lo spyware che si installa illegalmente sul computer e invia dai personali ad aziende che poi rielaborano e vendono queste informazioni private.

Ferrandi docet

Grazie tuta

In presenza di eventi 'speciali' (ad esempio una turnata elettorale) i giornali 'di carta' non possono assolutamente competere con i siti di news 24h. Di contro, tuttavia, questi ultimi molte volte sono presi dall'ansia della notizia, rischiando quindi di far circolare informazioni 'gonfiate' (o peggio false) solo per non aver potuto attendere una verifica delle fonti
Lo sviluppo tecnologico è impetuoso, ma le innovazioni non partono mai dal centro bensì dalle estremità della Rete
Internet: E' considerato dagli utenti un distributore globale 'free', per cui essi non accettano volentieri limitazioni e pagamenti
Giornali online:- News & Observer (1° al mondo)
- Omogeneizzazione dei contenuti (dovuta all'eccessivo affidamento alle fonti d'agenzia e alla scelta di puntare più o meno sempre sulle stesse tematiche)
- Omogeneizzazione del modo di presentare i contenuti (scelte di layout molto simili per molti siti)
- Non impongono pagamenti (eccetto i giornali 'finanziari') per non perdere 'pagine viste' e di conseguenza pubblicità. Ciò porta tuttavia la necessità di trovare nuove fonti di ricavo economico, più adatte al mezzo (visto che gli abbonamenti non funzionano e i banner disturbano e sono facilmente evitabili)
Giornali online italiani:
- Unione Sarda (1° in Italia)
- Poche risorse umane/economiche (ma carichi di lavoro e ritmi molto maggiori, che portano ai numerosi rischi di copia-incolla e informazioni errate)
- Modello di business incentrato sull'advertisement (si punta alle 'pagine viste', con ogni mezzo possibile, arrivando a far parlare di 'borsino morboso.
Giornali online locali- Le notizie sono importanti, ma fondamentale è riuscire a ricostruire intorno a sé la comunità locale (sito come 'social network locale')
- Possibilità di realizzare buoni prodotti anche con pochi mezzi
News aggregators: Siti che raccolgono e selezionano notizie da altri siti (e per questo sono molto criticati dai colleghi di questi ultimi)

Che cos'è Google?


Google non solo cataloga e indicizza il World Wide Web ma fornisce anche servizi per caricare e scaricare immagini, notizie, mappe, video. Lo scopo è organizzare tutte le informazioni disponibili in rete, aggiungendo anche una copia cache e un logo carino che ricorda all'utente anniversari, compleanni, avvenimenti speciali accaduti in quel determinato giorno.
Google nasce nel 1998 dall'idea di due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, di creare un motore di ricerca basato sull'analisi matematica delle relazioni tra siti web. Si sono basati sulla teoria delle reti secondo la quale le pagine citate con un maggior numero di link siano più importanti e degne di nota. Google utilizza oltre 450.000 computer per catalogare e effettuare ricerche in modo rapido, circa alcuni millisecondi..
Google però non è mai stata molto trasparente nel comunicare il funzionamento dei suoi algoritmi. Grazie alla denuncia (agosto 2009) della Federazione italiana editori giornali (Fieg) Google rivelerà per la prima volta la percentuale dei guadagni che spetta agli affiliati del servizio Adsense, il programma di inserzioni pubblicitarie della multinazionale. L'autorità garante per la concorrenza e il mercato ha quindi avviato un'inchiesta per stabilire se l'assoluta predominanza nella fornitura di servizi online sia idonea alle regole di mercato, visto che nel 2008 il ricavo totale a livello mondiale è stato di 22 miliardi di dollari. Secondo la Fieg, Google impedisce agli editori di scegliere le modalità per l'utilizzo delle notizie pubblicate sui propri siti internet. Inoltre, i siti che non vogliono apparire su Google News sarebbero automaticamente eliminati dal motore di ricerca Google. Oltre al problema di Google News sono sorte anche delle anomalie riguardanti l'applicazione AdSense. Dall'inchiesta è emerso che le percentuali di guadagno spettanti agli affiliati del servizio non seguono un metodo chiaro e uniforme: il denaro ricevuto è attribuito a discrezione di Google. Google fino a questo momento non era minimamente tenuto a comunicare il funzionamento dell'attribuzione dei ricavi, visto che poteva a sua discrezione modificare gli algoritmi di determinazione dei pagamenti.
Google si è impegnata a comunicare la percentuale di revenue-sharing, ovvero rendere noti i guadagni che derivano dal pubblicare pubblicità di Google sul proprio sito. Ogni affiliato saprà quindi in base a quali percentuali sono calcolati i suoi ricavi, comparandoli così con le offerte di altri concorrenti. Infine Google non cancellerà dal motore di ricerca chi non vuole più aderire al servizio di Google News.