Informatica applicata al giornalismo

Powered By Blogger

domenica 30 maggio 2010

Nel girone degli azzurri


La Nuova Zelanda ha battuto 1-0 la Serbia in un'amichevole di preparazione ai Mondiali disputata oggi pomeriggio a Klagenfurt, in Austria. Gli "All Whites", avversari degli azzurri di Marcello Lippi nel girone F (Paraguay e Slovacchia le altre due rivali), si sono imposti di misura grazie alla rete realizzata al 22' da Smeltz. Un successo sorprendente e che dà morale ai neozelandesi, reduci dalla sconfitta di sabato nell'amichevole di Melbourne contro l'Australia. Anche la Serbia parteciperà ai Mondiali, è inserita nel gruppo D insieme a Germania, Australia e Ghana. Non è sceso in campo il centrocampista dell'Inter, Dejan Stankovic. Secondo quanto riportato questa mattina dal sito del quotidiano francese "L'Equipe", il giocatore nerazzurro ieri ha riportato un infortunio muscolare al polpaccio.

La Slovacchia seppur non schieri tutti i titolari, denota una condizione fisica già buona: squadra compatta e veloce, predilige giocare con passo compassato creando poi lo scompiglio con inserimenti improvvisi e rapidissimi. Il sospetto è che però il notevole cambio di passo messo in mostra dagli slovacchi sia enfatizzato dalla lentezza africana: il Camerun si muove al rallentatore, denotando anche scarsa organizzazione di gioco. Dopo il vantaggio, gli slovacchi sfiorano il raddoppio con un'iniziativa di Pekarik, che spinge con continuità sulla destra, ma Hamidou è in anticipo su Jendrisek, poi con Kucka che su azione d'angolo non trova lo specchio. Poi è il Camerun a prendere il controllo del centrocampo, rendendosi anche pericoloso in qualche occasione: prima Skrtel chiude in area su Webo, poi Kuciak respinge di piede su un sinistro di Webo, quindi è Assou-Ekotto a sfiorare il pari. In questa fase la Slovacchia dimostra di andare in difficoltà se pressata: la difesa va in sofferenza, ma soprattutto fatica nel far ripartire l'azione, che è poi la sua caratteristica migliore emersa in questo test. In ogni caso, trattandosi di squadra "rognosa", l'ideale per gli azzurri sarebbe affontarla (nel terzo match) a giochi ormai fatti. E, sempre guardando avanti, è da segnalare anche che il Camerun potrebbe incrociare il cammino azzurro negli ottavi.
La ripresa offre una nuova lettura della gara: Weiss manda in campo un trio offensivo tutto nuovo, composto dal figlio omonimo Vladimir Weiss, Sestak e Svento. Hamsik arretra sulla linea di centrocampo, in un 4-3-3 dai ruoli più definiti, e prima che la girandola delle sostituzioni nella seconda parte della ripresa alteri ancora assetto ed equilibri. Quel che non cambia è la sostanza: un buon avvio regalerebbe il raddoppio agli slovacchi, con Sestak che, servito da Weiss, centra la traversa: sul rimbalzo il pallone termina oltre la linea di porta, ma l'arbitro vede qualcosa che non va (o un fuorigioco dell'attaccante o una sua carica su Hamidou) e non convalida il gol, che sarebbe stato invece regolare. Ancora Sestak si fa pericoloso con un sinistro improvviso, ma Hamidou si fa trovare pronto. Il resto è ordinaria amministrazione, con la Slovacchia che prevalentemente controlla ma rischia anche qualcosa, finché al 42' Enoh, servito da Aboubakar, stoppa un pallone in area col petto, Kuciak è in vantaggio ma rallenta, consentendo all'africano di arrivarci. Risultato: 1-1 il finale e infortunio per il portiere slovacco, che esce in barella.

Nessun commento:

Posta un commento